Da qualche giorno riceviamo parecchie telefonate nelle quali ci vengono richieste delucidazioni sulla questione bollo auto/moto-centri di revisione.
Questo perchè un paio di settimane fa il PD, nella persona dell’onorevole Francesco Ribaudo, ha presentato un emendamento alla commissione delle finanze della Camera mirato a scongiurare il fenomeno dell’evasione della tassa di proprietà degli autoveicoli.
Il provvedimento prevede che gli uffici del Dipartimento dei trasporti e le officine autorizzate, ovvero i centri di revisione privati, debbano controllare prima di effettuare la revisione il regolare pagamento dei bolli degli anni precedenti.
Qualora risultasse una tassa non pagata regolarmente gli stessi non potrebbero procedere con la revisione.
In un primo momento questo emendamento è stato accettato dalla commissione delle Finanze che ha poi riservato la decisione definitiva alla commissione Bilancio della Camera.
Dopo questo primo ”ok” da parte della commissione Finanze sono sorte le prime polemiche e i primi fraintendimenti.
Infatti, i più sostenevano che se fosse passato questo provvedimento si sarebbe tornati indietro di circa 30 anni, poichè fino al 1983 il bollo era una tassa di circolazione e non di possesso.
A chiarire ogni dubbio ed a interrompere le discussioni a riguardo ci ha pensato la commissione Bilancio della Camera che ieri, 22 novembre 2016, ha detto NO all’emendamento in un primo momento approvato dalla commissione Finanze.
Il provvedimento è stato respinto ed è stato chiarito che il bollo non può tornare ad essere una tassa di circolazione, ma deve restare una tassa legata al semplice POSSESSO.
Quindi per il momento non preoccupatevi, non cambierà nulla in fase di revisione, l’imposta di bollo verrà controllata dalle forze dell’ordine e NON DAI CENTRI DI REVISIONE.
